Le tecniche di allevamento biologico rispettano le esigenze naturali degli animali, assicurando stalle adeguate, accesso al pascolo e un’alimentazione con prodotti biologici, totalmente privi di OGM. In questo modo le loro difese immunitarie sono più forti e resistenti, consentendo di ridurre al minimo l’uso di medicinali veterinari.
Le produzioni biologiche aiutano a contrastare i cambiamenti climatici. Grazie al miglioramento delle componenti produttive e al divieto di utilizzo di diserbanti, contribuiscono infatti al contenimento delle emissioni di CO2. L’utilizzo dei fertilizzanti naturali al posto dei concimi chimici di lavorazione industriale riduce, inoltre, l’impatto sull’ambiente.
L’agricoltura biologica impiega metodi di coltivazione non invasivi, come le rotazioni colturali, grazie a cui mantiene il terreno fertile e vitale, contribuendo al riequilibrio della microfauna. La riduzione di erosione dei suoli e il miglioramento dell’assorbimento delle acque sono ulteriori benefici, che si riflettono in un cibo più sano e nutriente.
I metodi di coltivazione biologica prevedono l’utilizzo di sostanze di origine naturale, proteggendo l’ecosistema dalla perdita di specie vegetali e animali che vivono nel suolo e sopra di esso. Rispettano inoltre l’identità del territorio, perché prediligono varietà colturali e razze animali tipiche del luogo, più rustiche e meno bisognose di cure.
La bontà del biologico si riflette nel benessere di mari e fiumi. La scelta di concimare la terra e difendere le colture da erbe infestanti e organismi nocivi utilizzando solo sostanze naturali o non derivate da chimica di sintesi riduce la contaminazione dei suoli e l’inquinamento dei corsi d’acqua superficiali e delle falde acquifere.